mercoledì 14 marzo 2012

Continuavi a baciarmi la bocca, mi succhiavi le labbra e la lingua, goloso di quel misto di odori e sapori sul mio viso, poi senza parlare sei sceso verso il seno, e ancora più giù sulla pancia, dandomi leggeri e veloci baci random, veloci perchè era lì che volevi arrivare, in mezzo alle mie gambe a sentire il mio sapore.
Le tue labbra leggere si soffermavano sulle cosce spostandosi piano fino a quando non sentii il tuo naso sfiorarmi, e la tua lingua insinuarsi in me, prendermi, succhiarmi, scedere, salire, muovendosi casualmente o ritmicamente come se sapessi già tutto di me, di come mi piace..., le mie mani tra i tuoi capelli assecondavano i movimenti del tuo viso e io ti seguivo ondeggiando i fianchi alzandoli verso di te, calore e brividi sottopelle risalivano dal basso ventre verso la gola, e veramente mi stupiva come con te ci fosse questa incredibile fisicità cosi intensa e naturale visto che in fondo ci eravamo appena conosciuti.
La voglia di scoparti era sempre più forte, volevo sentirti muovere dentro di me, scoprire come lo facevi anche se avevo l'irrazionale certezza che sarebbe stato incredibile, come tutto d'altronde quella notte.
Forse dovevo averti chiamato o forse avevo solo pensato di farlo, quando piano sei venuto sù a ribaciarmi, profumatissimo e bagnato.
La storia che la fica è meglio del pasticcino, quella sera non l'hai detta, ma di tue mitiche frasi me ne ricordo parecchie.

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