sabato 10 marzo 2012


Io avevo pensieri e sensazioni simili. Mi ricordo distintamente il dubbio che mi venne quando, dopo le prime notti insieme, mi trovai a riflettere: sesso cosí bello, soddisfacente, pieno, dove dai tutta te stessa a me e io mi dò a te, dove quando siamo nudi ed abbracciati il resto del mondo sparisce - letteralmente sparisce, rimane al di fuori di questa bolla che ci circonda, e che mi sembra a volte di intravedere oltre la curva della tua spalla quando sei sopra di me, come una bolla di sapone vista dall'interno, o meglio un campo di forza che ci circonda e ci separa dal resto del mondo - quando sento il tuo corpo e la tua mente che fanno l'amore con me come mai mi era successo prima, dicevo (wow che periodare contorto) avevo il dubbio: ma com'è possibile che in tutta la mia vita, con tutte le donne che ho avuto prima, non mi sia mai successo niente di simile? E per giunta in una semplice storia casuale, senza coinvolgimento sentimentale. Ma quello emotivo, oh, se c'era: amplificato dalle canne che ci facevamo in continuazione, il profumo dell'erba ancora sulle tue dita, emozioni fortissime mi attraversavano come fulmini, ma a differenza di questi duravano a lungo, oh si...quel mese non dormimmo mai. La felicitá data dalla vicinanza fisica e mentale, il piacere del godimento nella scopata, la voglia fortissima di non lasciarti andare, di tenerti stretta... e poi - quando non ce la facevo più fisicamente, e tu rimanevi vicina a coccolarci, a darci bacini su bacini, il mio naso nel tuo collo e sotto l'orecchio...
Della Jong non mi ricordo niente - ero al quarto ginnasio quando lessi il famoso romanzo. Ma sai cosa mi veniva in mente, invece, come se improvvisamente avessi scoperto cosa volesse dire? Gianna Nannini: 'ma quanta fantasia ci vuole per sentirsi in due...'   
Era proprio perfetta, avevo sempre desiderato una storia così: coinvolgente ma non occlusiva, fluida ma non viscosa. 
Sesso puro ma non solo quello, in verità non mi era mai successo di scopare con qualcuno in questo modo, ogni parte del mio corpo ti voleva e voleva soltanto te, ma poi c'erano anche le coccole, i gesti carini e le tenerezze...
Inoltre presto saresti dovuto partire e anche questo era perfetto in quanto avrebbe reso tutto più semplice limitando il pericolo di coinvolgimenti emotivi  troppo profondi.
Entrambi eravamo pienamente coscienti dei confini reali e tangibili della nostra relazione e la vivevamo intensamente al presente, al massimo immaginandone l'immediato futuro.
Non ci chiedevamo niente, quando eravamo insieme esisteva solo la necessità di stare pelle contro pelle, bagnati di noi e mai sazi.
tutto questo mi riporta alla mente la scopata senza cerniera di Erica Jong.
 "...La scopata senza cerniera è molto più di  una semplice scopata, è un ideale platonico. Senza cerniera perchè al momento buono le cerniere cadono come i petali di una rosa sfiorita, la biancheria si sparge nel vento come la bambagia di un soffione. le lingue si intrecciano e si liquefanno. L'anima scivola come un sospiro nella lingua e poi nella bocca dell'amante"