lunedì 12 marzo 2012

Ero sul punto di andarmene...
E' vero. Fino all'ultimo istante non ero sicuro che tu volessi che io restassi, e non avrei mai potuto impormi - non sono io, e poi, quello che veramente mi eccita è sentire il desiderio corrisposto. E tu eri seria...mi ricordo che dopo che ti dissi 'non voglio andarmene', nonostante tu non abbia obiettato, non mi hai nemmeno apertamente detto di restare...per circa dieci secondi. Poi me l'hai detto senza parlare...eravamo in piedi, uno di fronte all'altra. Io mi ero già rimesso le scarpe e il giubbotto (mi piace questa cosa che si sta senza scarpe a casa tua), e tu avevi il famoso calzascarpe di legno del Vietnam (ma questa è un' altra storia) in mano, pronta a ridarmelo, o almeno cosi' sembrava...poi ho finalmente notato i tuoi occhi socchiusi, le tue labbra belle, il linguaggio del tuo corpo che mi diceva abbracciami e baciami (scemo)


E l'ho fatto. Mi ricordo benissimo. Mi sono avvicinato a te, inchinato leggermente e ti ho sfiorato le labbra con le mie. Sentivo il tuo calore, e avevi gli occhi socchiusi, mentre rispondevi al bacio. Che belle labbra, che bocca dolce. Lo sfioramento divenne rapidamente un bacio serio. Senza che me ne accorgessi ci stavamo stringendo, i nostri corpi che tentavano di appiccicarsi l'un l'altro. Ma come dici tu, troppi vestiti...
Mi ricordo le tue dita che mi aprivano la camicia, ma non smettevi di baciarmi. Il tuo odore, l'odore di te donna, era una cosa potentissima che mi saliva fino al cervello e mi scendeva in brividi lungo la schiena. Non credevo ai miei sensi, ed ancora eravamo in piedi, e vestiti...be' quasi vestiti. La tua schiena sotto le mie dita fu una rivelazione: i tuoi muscoli da nuotatrice, nascosti sotto la pelle, guizzavano sotto le mie mani mentre ti toccavo e ti esploravo e continuavo a baciarti. Ti leccavo le labbra e te ne succhiavo un angolino, continuavo a baciarti, e non riuscivo neppure ad articolare il pensiero che ti volevo nuda, perche' mi piaceva troppo stare li' stretto a te, cosi'. 


La prossima cosa che mi ricordo eravamo gia' spogliati. Il letto alcova che hai nel soggiorno sotto la mia schiena, i vestiti ovunque intorno, e tu, nuda, sopra di me. Bella, nuda. I tuoi fianchi un sogno curvo ideale, il tuo culo bellissimo - senza parole, ma bello bello. I tuoi capezzoli erti e duri, e (posso citare Fossati?) puntati dritti verso il mio cuore


Tu pero' da donna pratica avevi gia' deciso di passare al sodo. Mi ricordo i tuoi capelli inbionditi dal sole mentre, spalmata su di me, scendevi verso il mio cazzo. Il tuo naso che mi accarezzava la pelle, le tue labbra che mi assaggiavano qua e lá mentre ti avvicinavi. Io avevo smesso di respirare...poi le tue labbra su di me, il tuo respiro su di me, la tua bocca...devono essermi usciti dei sospiri serissimi, anche se questo non lo ricordo. Accucciata fra le mie gambe mi hai preso in bocca - io non riuscivo a stare giú, mi puntellavo sui gomiti per guardarti - che bella che sei. E hai continuato a prendermi in bocca, sempre di più, sempre più a fondo, e io non credevo ai miei occhi e alle mie sensazioni - così mai! E tu, tu hai continuato a prendermi, fino a quando le tue labbra mi hanno toccato il ventre. Avrei potuto morire lì in quel momento, di piacere puro. Però...però ti volevo io, ora. Tutta. 
Eri sul punto di andartene quando ci siamo baciati, avevi labbra morbide e un buon sapore. Le nostre lingue si toccavano piano e le labbra si sfioravano appena.
Improvvisamente mi hai stretto forte iniziando ad accarezzarmi la schiena, e ti dissi che quello che stavi facendo non era legale, ricordi?, ma non lo pensavo sul serio, anzi in quel momento realizzai che tra noi c'erano troppi, troppi vestiti, le volevo sentire su di me le tue mani e forse anche tu dovevi aver pensato la stessa cosa (i vestiti,... troppi) perchè iniziammo a spogliarci reciprocamente. 
Sbottonavo la camicia baciando ogni centimetro di pelle che scoprivo, ero persissima e presissima dalla scoperta del tuo corpo, respiravo per la prima volta il profumo di te che arrivava direttamente al cervello esplodendo in mille sfumature che mi scioglievano di desiderio.
Non lo so quanto tempo sono stata ad esplorarti, baciarti, leccarti, odorarti, accarezzarti, non lo so davvero.
Quella fu notte di scoperte. La più grande, in senso letterale, fu il tuo cazzo!
Perfetto, grande, dritto. Mooolto bello.
E come Wilde, anch'io so resistere a tutto meno che alle tentazioni, non resistetti. No.
Volevo assaggiarti, mi chinai su di te spargendo i capelli che ricadevano sulla tua pancia, ti baciavo sulle cosce, avvicinadomi sempre di più. Lo sentivo quanto lo desideravi..... lo percepivo dal tuo respiro, dai mmmmm sempre più forti.
Mi alzasti i capelli dal viso dicendo" fatti guardare"
E le mie labbra su di te. Il tuo sapore. 
Pensavo tra me e me: e magari lo sa pure usare!!!
Nudo sei bellissimo