Il
tempo andò via veloce e leggero, ci accorgemmo dell'alba solo per i
fischi rumorosi dei merli e di altri uccelletti che avevano eletto il
giardino a loro dimora.
Nella
luce soffusa esistevamo soltanto noi, abbracciati in mille modi
diversi per tutto il tempo, immersi l'uno nell'altro tutta la notte.
Ma che notte...
E
tu, dolce e beddu, eri
così eccitante e
desiderabile che non mi stancavo mai di volerti.
Quando
venivi dentro di me eri completamente perso nel godimento, i tuoi
sussurri aumentavano fino a trasformarsi quasi in urla di piacere, anzi
senza quasi, il tuo odore più forte e speziato mi faceva impazzire
dalla voglia di te, e tu spingevi con impeto il tuo cazzo sempre più
duro e più grande fino a quando non ti abbandonavi a me,
bagnatissimo e senza più fiato, abbracciandomi e coprendomi di
bacini. Dolce.
Ma
ho divagato...dicevo che notte che è stata.
Cosa
avevi risvegliato in me? Da quanto tempo non mi sentivo così viva e
appagata?
Tu avevi un effetto su di me afrodisiaco e oltre ad essere dolce, beddu, profumato, eri pure
simpaticone e intelligente quindi PERICOLOSISSIMO per una come me
che non aveva nessuna intenzione di lasciarsi coinvolgere più di
tanto, single da anni e contenta di esserlo.
Beh,
ma fortunatamente parte quindi non c'è problema.
Lo ripetevo come un Mantra, per tutto il tempo che sei stato qui
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