Conosco
questa sensazione di trance che descrivi, è come ritornare alla
realtà da un viaggio in un'altra dimensione, per tutto il giorno
anch'io ebbi l'impressione gradevolissima di fluttuare in
aria.
Per me
nuotare in mare è quasi una pratica zen, in quel momento riesco a
liberare la mente e nulla esiste al di fuori dell'acqua in cui sono
immersa, quella mattina però tra una bracciata e l'altra rivedevo il
tuo viso sorridente e ripensavo ai tuoi baci e alle tue mani
insaziabili che mi avevano accarezzato tutta la notte. Avevo già voglia
di te.
Ero
certa che ci saremmo rivisti ma come e quando francamente lo
ignoravo; tuttavia ogni incertezza fu dissipata l'indomani, da un tuo
messaggio in cui, tra le altre cose, mi domandasti "le
rifacciamo tutte quelle cose carine?"
o qualcosa di simile.
Decisamente
eri un uomo pragmatico e diretto, niente giri di parole o inviti ad
uscire ed io, da donna pragmatica e di buonumore, senza esitare dissi
sì
-perchè mai avrei dovuto temporeggiare se era quello che volevo anch'io?-
-perchè mai avrei dovuto temporeggiare se era quello che volevo anch'io?-
Il
pomeriggio dell'indomani eri già con me. Venisti presto e andasti
via tardi, cioè presto...di mattina.
Parlammo
moltissimo quel pomeriggio, tu preparavi il tè (e non il mio
ignorantissimo gunpowder ma l'Occhio di Drago, per palati sopraffini)
completamente a tuo agio a casa mia, ed io ascoltavo la tua voce che
mi incantava come il coro delle sirene di Ulisse, per dirla alla
Battiato; non so quale effetto avessi su di me (non mi intendo di
queste cose) ma bastava soltanto la tua presenza per far crescere in
me il desiderio incontenibile di baciarti e accarezzarti. E scoparti.
Quando
mi sedetti su di te, fui piacevolmente sorpresa di sentire sotto i
jeans il tuo cazzo già magnificamente duro e d'altronde anch'io ero
gia bagnatissima, la tua affermazione "sotto
le tue cosce il mio cazzo si ingrossava..."
non
è del tutto veritiera ma non sottilizziamo, non è proprio il caso
questo.
Eravamo già totalmente assorti in quel contatto dall'effetto
deflagrante, e fu un attimo ritrovarsi nudi e avvinti, compenetrati
l'uno nell'altro.
Ormai tra noi vigeva l'uso che quando il troppo caldo e la
spossatezza si facevano sentire, eravamo ben lieti di fare un break
cannereccio.
Mi
alzai per prendere dal tavolo i parafernalia necessari, mi seguisti
con lo sguardo e ti alzasti anche tu. Mi abbracciasti la schiena
mentre mi baciavi il collo e la nuca e ti avvicinasti a me. Il
contatto dei nostri corpi sudati mi riaccese i sensi ed ebbe lo stesso effetto anche su te a giudicare
dall'erezione che avvertivo nettamente sulla schiena. Ti muovevi
lentamente massaggiandomi su e giù e mi poggiai sul tavolo nel
momento che entrasti dentro di me, finalmente ero piena di te
totalmente. Appoggiato a me ti muovevi ritmicamente, mi spingevi a
fondo sempre di più. Le tue mani sui fianchi mi stringevano
sollevandomi leggermente e spingendomi sul tavolo.
In
quella posizione non potevo vederti, ma ti sentivo tantissimo come
mai prima, avevo scoperto la parte selvaggia di te e anche questo
aspetto mi affascinava moltissimo. Mi perdevo nei tuoi movimenti
convulsi e quando venisti profondamente in me, mi abbandonai sul
tavolo e tu su di me, baciandomi ovunque.
Ma
il pomeriggio era ancora lungo.....
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